1985 -Pioneer - Quando si parlava del concorsone, non era quello per il personale docente...

Il concorsone nel 1985 non era quello dei docenti, bensì quello della Pioneer… beh, non c’era la disoccupazione e la crisi di adesso ma c’erano comunque altri problemi che, con garbo, satira e ironia,  proprio la pubblicità del “concorsone Pioneer” illustrava.

Frasi d’impatto pronte a divenire subito un must di comunicazione (ovviamente con  emuli che si vedono tuttora).
Lele Panzeri, l’art di questa campagna insieme al compianto Baldoni al copy, nel suo libro “C’ero una volta” racconta che la signora Martinetti, presidente allora della Pioneer,  fu  così entusiasta dell’ idea al punto da “ingrandire” il budget della campagna.

Ma andiamo a vederli uno alla volta.


1984, 16 ottobre: il pretore di Torino dispone la disattivazione e il sequestro degli impianti di interconnessione dei tre network Fininvest in Piemonte. Analogo provvedimento adottano il pretore di Roma e quello di Pescara nelle rispettive regioni.

Nel 1986 Giuseppe Casalbore, pretore di Torino,vuole oscurare la Fininvest per Sleale Monopolio televisivo e dice a riguardo: “In questa vicenda non si tratta di vedere “Dallas” o “I Puffi”. Qui sono in gioco principi molto importanti. La Corte costituzionale, in una sentenza dell’81, ha messo in guardia dal rischio che si formi un monopolio nell’emittenza televisiva privata. Per me queste sentenze hanno il valore di legge e nella motivazione accompagnata al decreto di sequestro ho scritto tutto, punto per punto. Non ho fatto altro che interpretare la legge e applicarla. Questo è il dovere dei giudici.” ( fonte Repubblica)





1985: I giovani avevano il Commodore 64 che subentrò al Vic 20… ma nel 1986 arrivò  anche il primo Pc compatibile Amstrad, che costava in Italia circa un milione di lire ed era venduto abbinato a una stampante ad aghi.  Curiosità: nel 1986 da solo due mesi era entrata in funzione, a Roma e Milano, la nuova rete RTMS (Radio Telephone Mobile System), ma il telefono in auto era una spesa nemmeno valutabile per i comuni cittadini. Solo le aziende e qualche vip potevano. (fonte La Stampa)



L’autoironia, questa sconosciuta dote che dovrebbero imparare tutti ad usare – sembra che in Italia, vedendo non solo i politici, sia scomparsa,ormai la moda è stare arrabbiati in maniera cafona: urlando. Questa pubblicità fa il verso allo snobismo radical chic. Andrebbe bene ancora oggi. Ma andiamo avanti…



1985: geniale. Il concorsone come movimento, che poi non significa anche “moda”? Associare il concorso al prodotto facendogli la reclame!..



a Natale viene resa “moderna” anche la letterina!

Chiudiamo con una lezione di copywriting:


.Che prende in giro bonariamente la cronaca – ahimè ieri come oggi – nera italiana.

Mi alzo in piedi e applauudo a questa lezione di pubblicità italiana, che tanti emuli, ripeto, ha creato.

Agenzia: FCA/SBP
Cliente: Pioneer Hi-Fi
Art Director: Lele Panzeri
Copywriter: Sandro Baldoni




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