Quello di cui ci andremo a dedicare in quest'articolo invece sono i cugini, celebri e meno celebri, emuli della famosa crema al cacao diventata un vero e proprio fenomeno di costume.
Nati vanamente nel tentativo di limitare lo strapotere che deteneva la Nutella negli anni '70 ricorderemo i più famosi come Ciao Crem ed Ergo Spalma, e cugini un po' meno famosi (ma comunque nati da grandi aziende del food dolciario) come Ciocovella, Nutrì e Genuita.
Ovviamnete, come prassii comune in quegli anni, tutti i prodotti vendevano la propria ipercaloricità
per energia per crescere.
la Plasmon, specializzata nei prodotti per l’infanzia, a metà degli anni ’70 lancia la sua linea per ragazzi: Ergo Biscotto, Ergo Spalma, Ergo Sprint e Ergo Cappuccio. Ergo Spalma era appunto la sua crema spalmabile al cioccolato.
Chi non conosce la Nutella, la famosa crema alla gianduia al sapore di cacao e nocciole?
State buoni e fermate l’acquolina: della crema spalmabile creata nel 1964 dalla Ferrero di Alba parleremo prossimamente, dato che l’adv che l’ha promossa nel periodo dagli anni ’60 agli anni ’80 merita davvero.
Oggi parleremo dei suoi cugini, celebri e meno celebri, emuli della famosa crema al cacao, diventata un vero e proprio fenomeno di costume.
Nati vanamente nel tentativo di limitare lo strapotere che deteneva la Nutella negli anni ’70, in questo articolo faremo un excursus fra i più famosi come Ciao Crem ed Ergo Spalma, e cugini un po’ meno famosi (ma comunque nati da grandi aziende del food dolciario) come Ciocovella, Nutrì e Genuita.
Ovviamente, come prassi comune in quegli anni, tutti i prodotti vendevano la propria ipercaloricità per energia per crescere.
Ergo Spalma
La Plasmon, specializzata nei prodotti per l’infanzia, a metà degli anni ’70 lancia la sua linea per ragazzi Ergo, che comprendeva: Ergo Biscotto, Ergo Spalma, Ergo Sprint e Ergo Cappuccio. Ergo Spalma era appunto la sua crema spalmabile al cioccolato.
La sua campagna stampa era molto famosa sia perché aveva come testimonial Asterix e Obelix (disegnati per l’occasione dall’italianissimo Daniele Fagarazzi), sia perché era una presenza costante sulle rivista Topolino.
Nel 1978 regalava, proprio tramite testimonial Asterix, una “moneta antica” in ogni confezione. Si trattava in realtà di “fedeli riproduzioni di monete romane” in metallo ferroso ed erano fatte talmente bene che ancora oggi qualche malintenzionato o dotato di troppa buona fede, ne tenta la mercificazione spacciandole per originali.
Il monetiere raccoglitore veniva regalato dal salumiere di fiducia (tempi lontani dai corner dei centri commerciali).
Nel 1979 era ricercatissima dai bambini perché riuscì ad accaparrarsi dalla Toei Animation i diritti per riprodurre gli adesivi di Goldrake, vero è proprio fenomeno televisivo in quegli anni.
Claim: Spalma che ti piace.
Ciao Crem
La Star, che negli anni ’70 era la maggiore industria alimentare italiana, rispose al dilagante successo della Nutella con una propria crema da spalmare: Ciao Crem.
“Lupi di mare al merendaggio…”, fu uno dei grandi claim/tormentone del periodo per pubblicizzarla
Con i claim sono sempre stati fortissimi. Negli anni ’80 con il lancio novità della crema bicolore e bigusto Ciao Crem 2, (lo scuro cacao e la chiara nocciola) lanciarono lo slogan “2 gusti è meglio che 1”.
Vi ricorda qualcosa? Certo: è lo stesso claim dei gelati Maxicono Motta pronunciato con cadenza bolognese da un giovane Stefano Accorsi del 1994 nel famoso spot tv.
Nel 1984 sempre in merito alle campagne televisive, quella per Ciao Crem 2 ideata dalla Leo Burnett ebbe un successo incredibile grazie al tormentone “Eh no, due gusti, due baci!” pronunciati da un bambino che cercava di ripetere il successo con le donne di Fonzie, facendo il provolone con una coetanea e comprandole i baci con la gustosa crema.
La Ciao Crem fu la vera e unica grande concorrente della Nutella senza però mai bissarne il successo tant’è che, sul finire degli anni ’80, scomparve dallo scaffale dei dolciumi.
Claim: Meglio due gusti che uno solo.
Cremita
La Barzetti di Castiglione fece scendere in campo, nella sfida delle creme alla nocciola Cremita.
Anche questa crema faceva parte del “Paniere di Papà Barzetti”, la sua linea dolciaria con l’inconfondibile color tovaglia da picnic a quadri gialla.
Per far leva sui piccoli nel 1979, se Ciao Crem regalava le figuirne del robottone Goldrake, lei rispose con con le figurine della serie Barxok V ( ma chi è?) affissi ai coperchietti delle monoporzioni da 30 grammi.
La raccolta punti invece ti faceva ricevere quelle “giacche a vento” di carta cerata tanto care come omaggio fatto dai benzinai.
Il marchio e gli stabilmenti poi, una volta falliti, furono acquistati dalla Barilla.
Claim: Cremita ti lecchi le dita.
Nutrì
Nutrì invece era la crema al cacao e nocciole di Pernigotti che rispose nel 1979 all’invasione delle figurine dei robot regalate dalle creme concorrenti, con quelle dedicate all’astronomia.
Si riceveva anche il libro fatto consegnare dal solito salumiere.
Nonostante fosse più eccelsa qualitativamente in confronto alle altre spalmabili, ebbe vita breve.
Claim: Nutrì il re delle merende.
Ciocovella
Durata pochissimo sul mercato, Ciocovella era prodotta dalla belga Wander, la stessa azienda che aveva lanciato in Italia l’Ovomaltina.
Claim: Ciocovella: la merenda che dà più forza.
Genuita
La crema spalmabile della Motta aveva come nome Genuita.Claim: Genuita la merenda di chi cresce.
Ora, nessuna grande casa produttrice alimentare produce creme spalmabili… troviamo solo l’Arrigoni ma si differenza dalla Nutella puntando sulla qualità Bio del prodotto.
Abbiamo poi altre spalmabili dai nomi assurdi, prodotte per la catena dei discount ma è un argomento che, per la sua modernità e per la mancanza di adv specifico, non trattiamo in questa rubrica.
Nessun commento:
Posta un commento