1984 - La Nascita del Piccolo Mugnaio bianco ( Parte 1)

Dopo circa cinque anni dalla nascita (1975) il brand della Barilla, Mulino Bianco, dedicato ai biscotti e ai prodotti da forno, decise di cambiare strategia di marketing per le merendine confezionate.
Se i grandi provavano le fette biscottate in un paesaggio rurale ancora "Quando i mulini erano bianchi" si decise che i prodotti dolciari dei bambini, mirati direttamente ad essi, dovevano venire reclamizzati nelle fasce pomeridiane televisive dedicate ai cartoni animati.
Si decide di usare il loro linguaggio: storie a cartoni animati, appunto, e fumetti.
Per questa operazione viene contattata da Giovanni Gorla, account dell’agenzia pubblicitaria Troost, la fumettista e illustratrice Grazia Nidasio (quella della Stefi e Valentina Melaverde personaggi di successo del Corriere dei Piccoli degli anni 70/80) che inventò il minuscolo fornaio che sforna dolci merendine per farsi vedere e conquistare la giunonica Clementina.
Tutto questo raccontato in spot animati da 60".
che si rinnovarono una volta a settimana.
Non solo In tv ma anche raccontandole a fumetti, stampate su Topolino, Il Giornalino, Corriere dei Piccoli ...
Dal 1982 al 1986 Angelo Beretta con la propria casa di produzione RDA 70 e dal 1987 al 1989 Michel Fuzellier con la società Quicksand realizzarono le animazioni.
A tutto questo, l'azienda decide di mettere delle sorpresine in ogni confezione di merendine. Questi gadget, da un bel design che ricordava la scatola a scorrimento dei fiammiferi, divennero subito oggetti da collezione. Fu un successo senza precedenti!

Una piccola curiosità sulla storia di queste nuove sorprese:

Fino a quel momento la Barilla distribuiva come regali delle merendine le gomme da cancellare a forma dei loro biscotti, con gli stessi colori.
Successe che in America un bambino mangiò delle gommine scambiandole per biscotti e purtroppo mori'.(Non è una leggenda metropolitana, ahimè!).
La Barilla pur non c'entrando nulla con l'accaduto, eliminò immediatamente la distribuzione delle gomme da cancellare dalle proprie confezioni di merendine. Inventarono nuove sorprese e così nacqueroo i famosi gadget nella scatola di fiammiferi.

Ma torniamo al nostro piccolo Mugnaio Bianco.
Il progetto nato nel 1982 si realizzò nel 1984 con la prima messa in onda delle avventure del PMB in tv e, come già scritto, sulle riviste a fumetti. Fu grande successi
Lasciamo però, la testimonianza direttamente a Grazia Nidasio, presa dall'Archivio Barilla che ringrazio molto.
Nasce nel 1982 dalla mano di una delle più importanti illustratrici italiane del Novecento: Grazia Nidasio (1931-2018).

A questo personaggio furono ispirate tutta una serie di Sorpresine, create a partire dal 1984, e così la Nidasio ricorda la loro nascita: «Il mugnaino, nella sua Valle Felice, era circondato da tanti oggetti in miniatura: avevo perfino realizzato un modellino in scala reale del mulino in cui abitava, completo in ogni suo dettaglio…
Mi venne anche l’idea di creare un merchandising di piccole cose in miniatura che potevano stare dentro al mulino di PMB, anche se poi il progetto non si concretizzò. Altre idee, invece, furono realizzate e tutte assolutamente coerenti con l’immagine del marchio e del personaggio.
Ad esempio, le Sorprese in scatola, personalizzate con il disegno del Piccolo Mugnaio Bianco sulla confezione, che sostituirono quelle precedenti che ricordavano le scatole da fiammiferi.
Alcuni degli oggetti contenuti all’interno delle scatole, furono creati proprio collegandosi a PMB, come l’adesivo, il timbrino… Poi vennero i Barattolini delle Sorprese, sempre con il disegno del Piccolo Mugnaio Bianco che sfrecciava, ad esempio, a bordo di automobiline fantasiose e un po’ spaziali.
In quegli anni, studiavo anche la possibilità di realizzare dei pupazzetti, con il nostro personaggio su una macchinina, alla guida di un piccolo aereo o su una moto d’acqua. Curavo il progetto, realizzavo il modello con il Das o la plastilina e poi lo proponevo all’Agenzia. Non solo io, ma tutto il team creativo partoriva sempre nuove idee: qualcuna ha trovato uno sbocco in azienda, altre purtroppo no. Per diverso tempo, furono stampati dei calendari dedicati al Piccolo Mugnaio Bianco con miei disegni, che uscivano in allegato a giornalini per bambini e settimanali per la famiglia: ogni mese, il nostro eroe, sempre di buon umore e speranzoso, consegnava una diversa merenda a Clementina che, regolarmente, non lo notava…
Un calendario che ebbe particolare successo fu quello che il bambino poteva appendere alla parete della sua cameretta, per misurare via via quanto cresceva in altezza. Poi, nacquero anche delle storie a fumetti con PMB, disegnate dagli illustratori dell’RDA70.
Della linea delle stoviglie per la prima colazione, che disegnai completa, fu realizzato soltanto il vassoio.
Prodotti furono i tovagliolini da compleanno con PMB, il peschereccio del Piccolo Mugnaio, la pila “a mano”, il Mulino nella mezza sfera, con la neve, la pioggia di fiori eccetera; le cartoline e la carta da lettera con l’effigie di PMB con cui si rispondeva alle valanghe di lettere che i bambini spedivano al “Piccolo Mugnaio Bianco, Mulino della Valle Felice” e che le Poste riuscivano comunque a recapitare in Barilla, con grande senso di poesia. Avevamo in serbo tante altre storie, gadget e attività promozionali… Ma nel 1989 l’azienda avrebbe deciso di interrompere gli spot con il PMB»



Continua....















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