1970- Agip e Raffaella Carrà

Raffaella Carrà e l’Agip Big Bon: quando il pieno era di energia e stile

Con la campagna “Freccia a destra, entra all’Agip”, l’Italia dei tardi anni Sessanta scopre un nuovo modo di raccontare la modernità. L’Agip (Azienda Generale Italiana Petroli), marchio storico poi confluito nell’ENI, trasforma la semplice sosta al distributore in un’esperienza di efficienza, servizio e ottimismo nazionale.

Protagonista dello spot è Raffaella Carrà, in tuta nera lucida e con la celebre freccia arancione sul petto: un’icona di femminilità televisiva e indipendenza, simbolo di un Paese che corre verso il futuro. La sua presenza carismatica, unita all’ironia dello slogan, restituisce l’immagine di una donna moderna, autonoma ma perfettamente a suo agio nel mondo maschile dei motori.

Dietro di lei, una schiera di addetti in divisa gialla e blu, allineati come in una parata industriale, esalta l’idea di disciplina e professionalità “all’italiana”. Il nome Big Bon richiama il programma promozionale con cui l’Agip premiava i clienti più fedeli, anticipando di decenni il concetto di fidelizzazione e marketing esperienziale.

La grafica brillante, il tono confidenziale del copy e la teatralità della scena rendono questa pubblicità un perfetto esempio di ADV italiana post-Carosello, dove energia, moda e cultura pop si fondono in un linguaggio vivace e ottimista. L’Agip non vende più soltanto benzina, ma un modo di vivere contemporaneo, dinamico e pieno di fiducia nel domani.

Rivederla oggi significa ritrovare l’Italia che credeva nel progresso, nel design e nel sorriso di Raffaella Carrà: un volto che, anche in pubblicità, sapeva accendere entusiasmo e movimento.

Nessun commento:

Posta un commento