1973 - Jesus Jeans




Correva l’anno 1973, dove si respirava ancora appieno la rivoluzione giovanile sessantottina. Tra i nostri politici andava di moda l’espressione “azione mirata” mentre in realtà le azioni mirate  le facevano grosse industrie tedesche di detersivo che si insinuavano in Italia dove le aziende locali snobbavano i prodotti da pulizia per concentrarsi sul settore dell’ abbigliamento.

Una di queste, l ‘allora sconosciuto Maglificio Torinese, commissionò all’agenzia pubblicitaria “Italia” (unica agenzia italiana operante in Italia insieme ad Armando Testa) il lancio dei sui jeans con marchio Jesus (dal nome già blasfemo e dissacratorio, ma molto di moda all’epoca grazie ad un musical americano proprio di quel periodo ) con due soggetti femminili in short, ripresi dal basso vita in giù con vista panoramica sia posteriore che anteriore.

Le foto realizzate da Oliviero Toscani insieme agli headline “Non avrai altro jeans all’infuori di me” e il più celeberrimo “Chi mi ama mi segua” di Emanuele Pirella, fecero scoppiare lo scandalo con una campagna iniziata dall’Osservatore romano e finita con la denuncia dell’ allora pretore di Palermo Vincenzo Salmeri. Tutto questo, ovviamente, a beneficio del marchio che venne consacrato a mito di “ribellione” dai giovani.

Curiosità:

  • Dopo il fallimento della casa nel 1994 il 25 dicembre 2000, Boglione rifonda ufficialmente la Jesus Jeans e nel 2011, il marchio viene rilanciato sul mercato con una sfilata a Palazzo Pitti rimanendo comunque un prodotto di nicchia.
  • Qui un’intervista ad Oliviero Toscani sul caso in questione.

Jesus jeans
Agenzia: Italia
Art: Emanuele Pirella
Photo: Oliviero Toscanijesus-jeans-slogan1


2 commenti:

  1. avevo 10 anni......mia cugina, la zia e i poster della jesus. Ancora oggi sento quei brividi. Perdonami Armando, sono fuori dai giochi e da qualunque opinione degna di rispetto sul tema (pubblicità). Posso solo farti i complimenti .
    Con amicizia
    Daniele

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    1. Invece non hai idea di quanto mi faccia piacere....Non c'è bisogno di stare nei giochi per apprezzare il messaggio visivo della pubblicità.Questa è di tutti e solo quando il messaggio arriva a tutti è una buona pubblicità. Sono felice di ritrovarti, spero presto davanti ad una birra. Grazie ( sei il primo a commentare) per tutto.
      Con Amicizia
      Armando

      PS: sono anche io fuori dai giochi, ma non mi arrendo ancora....

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