Negli anni ’80 ci fu una svolta radicale dalla dissacrazione anni ’70 con un ritorno pubblicizzato dei valori familiari: mulini bianchi, cose buone dal mondo, uomini che da sciupafemmine tornavano a rubare fiori per le proprie amate.
Molte pubblicità però, battevano ancora chiodo sul doppio senso tanto in voga nei ’70, in molti casi involgarendolo con un senso estetico da film yuppie-pecoreccio tanto in voga in quella decade; ne riparleremo perché non è questo il caso che andremo a esaminare oggi in Advintage.
Nonostante illustri precedenti (Jeans Jesus, uno su tutti) gli anni ’80 ebbero dei lati B altrettanto famosi: chi non ricorda Cannelle delle Morositas o La Rosa Fumetto che invocava la freschezza del popò delle ventenni per lo slip Roberta?
Parliamo appunto proprio dello Slip Roberta e del suo celeberrimo head-line: “lo Slip dei vent’anni”.
L’azienda nata da Giovan Battista Masotti, ex ufficiale degli alpini, e il socio Piero Comi era una fabbrichetta, che campava d’utili magri: “Una volta – è il loro racconto- siamo a Celle Ligure. Vediamo da dietro una ragazza in due pezzi, sul motorino. Ha un casco rosa. È il colore dei nostri prodotti”. Folgorati sulla via del mare, Masotti e Comi decidono: serve una cosa cosi’. E nasce “Roberta, lo slip dei vent’anni”, modelle senza volto ma eloquenti assai. Mutandine col casco, con la treccia, con la paglietta collegiale, stile Santa Klaus, con lo zainetto… Non è una grande idea, ma fa vendere: 14 milioni di mutande l’anno, più costumi e biancheria. Con 3 miliardi d’investimento pubblicitario, “Roberta” copre i muri d’Italia. Imitazioni no stop. E perfino all’aeroporto di San José, in Costa Rica, una gigantografia allieta chi atterra. Il trucchetto sta nell’incuriosire chi mira al sodo: che ci sara’, davanti a quel bel vedere? A poco a poco, i nomi vengono svelati: la prima “adolescente” è Rosa Fumetto, glutei storici del parigino Crazy Horse; seguono (su Vespa) l’italo – tailandese Erika Falconieri, la milanese Cristiana Francone (15 anni), una giovanissima Carla Bruni, una misteriosa nobile austriaca, un poco verosimile travestito… Ultime rotondità conosciute: quelle di Michelle Hunziker.
(da un articolo di Francesco Battistini Pagina 23 – 10 marzo 1998 – Corriere della Sera)
Poi nel 1998 l’azienda fallisce e il marchio viene acquisito dalla Pompea che non userà più il famoso headline.
Effettivamente oggi con un target femminile fortissimo over enta e anta (curatissime e tonicissime nel fisico tra palestra, zumba, yoga e quant’altro e qualcuna anche in perenne competizione fisica con le giovani donne in veste di cougar per accaparrarsi i toyboys ventenni) non andrebbe più bene l’headline “lo slip dei ventanni”.
O forse sì? Si sentirebbero offese nel non avere più ventanni o lusingate dal poterlo indossare ancora? Fatemi sapere…
Roberta
Agenzia Venturino
Copy Lino Besio
Foto Giorgio Fontanelli
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