Birra Moretti è uno di quei marchi che raccontano l’Italia attraverso un bicchiere. La sua storia comincia nel 1859 a Udine, quando Luigi Moretti, già attivo nel commercio di vini e liquori, fondò la Fabbrica di Birra e Ghiaccio. Nel giro di pochi anni la produzione superò i 2.500 ettolitri annui e la birra si impose nel Nord Italia. A rendere il marchio inconfondibile fu l’immagine dell’uomo con i baffi che solleva un boccale, un volto autentico e non costruito, destinato a diventare una delle icone più longeve della pubblicità italiana.
Dalla metà dell’Ottocento a oggi, Birra Moretti ha saputo preservare il legame con la tradizione senza rinunciare all’innovazione. L’acquisizione da parte del gruppo Heineken nel 1996 ha dato respiro internazionale a un brand che rimane profondamente italiano. Negli ultimi due decenni la gamma si è ampliata con nuove varianti pensate per un pubblico sempre più diversificato: dalla Doppio Malto alla La Rossa, fino a interpretazioni più moderne come la Filtrata a Freddo, lanciata nel 2021, prodotta con un processo di filtrazione che esalta freschezza e brillantezza.
Parallelamente, la comunicazione ha continuato a giocare un ruolo chiave. Le campagne pubblicitarie hanno puntato sull’autenticità e sulla convivialità, valori che hanno fatto di Moretti un marchio familiare e rassicurante. Nel 2025 la campagna globale “Enjoy Life’s Simple Pleasures” ha rafforzato questo posizionamento, raccontando la bellezza dei momenti semplici, mentre in Italia lo slogan “Come piace a noi” celebra la spontaneità e la condivisione.
Oggi Birra Moretti non è solo un prodotto, ma un simbolo di italianità esportato in tutto il mondo. Dietro al gusto riconoscibile c’è l’impegno per la qualità delle materie prime e una crescente attenzione alla sostenibilità, con iniziative ambientali come la protezione di porzioni di foresta equatoriale in Costa Rica.
Forse non tutti sanno che l’uomo baffuto nacque da un incontro casuale in una trattoria friulana: quando gli fu chiesto di posare, accettò solo a patto che gli venisse offerto da bere e da mangiare. Quel gesto semplice diede vita a uno dei simboli più autentici della birra italiana, rimasto immutato fino a oggi.
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